Siamo tutti in viaggio lungo sentieri stretti, in bilico tra ordine e disordine, dove per ri- manere in equilibrio - ovvero per rimanere in vita – dobbiamo camminare sul crinale dell’orlo del caos, attenti a non cadere nel troppo ordine (morte per fossilizzazione) o nel troppo disordine (morte per disintegrazione). La vita è in una zona intermedia tra ordine e disordine che è l’area della complessità. Il saggio raccoglie i contributi di vari autori che riflettono su come si possa navigare appunto nella complessità e portare in porto le navi delle nostre imprese. Il filo rosso che lega i contributi degli autori è la teoria della complessità, cioè un insieme intercon- nesso di ipotesi, enunciati e proposizioni finalizzato a comprendere i sistemi caratterizzati da proprietà quali emergenza dal basso, auto-organizzazione, non linearità, varietà, va- riabilità, interdipendenza, incertezza e indeterminazione. Proprietà, queste ultime, tipiche dei sistemi complessi come le organizzazioni, le imprese, i mercati. Le scienze della complessità applicate al management possono essere considerate metaforicamente come il “battesimo” del management, laddove il “peccato originale” del management può essere imputato ad una originaria concezione meccanicistica dei fenomeni sociali ed economici. Gli autori affrontano l’evoluzione dei modelli di business e manageriali su tre diversi piani concettuali: manageriale, economico e simbolico/narrativo. Il primo capitolo del libro si concentra su significato e implicazioni dell’orlo del caos nel management, il secondo sulla gestione ambidestra delle imprese, il terzo su come cambia il ruolo dei manager nelle organizzazioni complesse, il quarto sull’utilizzo dell’approccio sistemico, il quinto sui lati chiari e oscuri della rivoluzione digitale in essere e il sesto sulla narrazione come strumento di comunicazione e di gestione del cambiamento. Dedicato ai saggi che sanno vivere all’orlo del caos.

Entra nel mondo dell'apprendimento organizzativo!

D'Amato, Vittorio
2020-01-01

Abstract

Siamo tutti in viaggio lungo sentieri stretti, in bilico tra ordine e disordine, dove per ri- manere in equilibrio - ovvero per rimanere in vita – dobbiamo camminare sul crinale dell’orlo del caos, attenti a non cadere nel troppo ordine (morte per fossilizzazione) o nel troppo disordine (morte per disintegrazione). La vita è in una zona intermedia tra ordine e disordine che è l’area della complessità. Il saggio raccoglie i contributi di vari autori che riflettono su come si possa navigare appunto nella complessità e portare in porto le navi delle nostre imprese. Il filo rosso che lega i contributi degli autori è la teoria della complessità, cioè un insieme intercon- nesso di ipotesi, enunciati e proposizioni finalizzato a comprendere i sistemi caratterizzati da proprietà quali emergenza dal basso, auto-organizzazione, non linearità, varietà, va- riabilità, interdipendenza, incertezza e indeterminazione. Proprietà, queste ultime, tipiche dei sistemi complessi come le organizzazioni, le imprese, i mercati. Le scienze della complessità applicate al management possono essere considerate metaforicamente come il “battesimo” del management, laddove il “peccato originale” del management può essere imputato ad una originaria concezione meccanicistica dei fenomeni sociali ed economici. Gli autori affrontano l’evoluzione dei modelli di business e manageriali su tre diversi piani concettuali: manageriale, economico e simbolico/narrativo. Il primo capitolo del libro si concentra su significato e implicazioni dell’orlo del caos nel management, il secondo sulla gestione ambidestra delle imprese, il terzo su come cambia il ruolo dei manager nelle organizzazioni complesse, il quarto sull’utilizzo dell’approccio sistemico, il quinto sui lati chiari e oscuri della rivoluzione digitale in essere e il sesto sulla narrazione come strumento di comunicazione e di gestione del cambiamento. Dedicato ai saggi che sanno vivere all’orlo del caos.
2020
978-88-917-9000-2
caos, change management, leadership, people management
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12572/18667
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