Il saggio è volto ad esaminare il principio di bipartizione del processo romano, proponendo un nuovo approccio metodologico al suo studio. In questa prospettiva l'autore sposta l'attenzione dalla bipartizione in fasi al bipolarismo strutturale del processo, incentrato sulle due figure, speculari ma diverse, del magistrato e del giudice privato. Questa configurazione nuova del processo come ‘a struttura bipolare’ sul piano degli ‘interlocutori qualificati’ delle parti, porta così l'autore a collocarsi in una prospettiva più decisamente pubblicistica rispetto a quanto nel processo "privato" romano si sia ad oggi ritenuto di intravvedere.

Bipartizione del processo e attività giudicante. Un'ipotesi di lavoro

RANDAZZO, SALVATORE
2012-01-01

Abstract

Il saggio è volto ad esaminare il principio di bipartizione del processo romano, proponendo un nuovo approccio metodologico al suo studio. In questa prospettiva l'autore sposta l'attenzione dalla bipartizione in fasi al bipolarismo strutturale del processo, incentrato sulle due figure, speculari ma diverse, del magistrato e del giudice privato. Questa configurazione nuova del processo come ‘a struttura bipolare’ sul piano degli ‘interlocutori qualificati’ delle parti, porta così l'autore a collocarsi in una prospettiva più decisamente pubblicistica rispetto a quanto nel processo "privato" romano si sia ad oggi ritenuto di intravvedere.
2012
978-88-13-33265-5
processo; giudice; bipartizione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12572/2409
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