Un ponte fra filologia e diritto: l'opera di Valentin Georgescu

La figura del romanista rumeno Valentin Al. Georgescu viene considerata dall’a. nel quadro dell’analisi di una stagione particolarmente interessante per la storia del diritto e delle scienze umane. Nella Francia degli anni ’30 si assiste ad un originale movimento simbiotico fra le scienze umane e Georgescu, che svolge la fase più avanzata della sua carriera alla Sorbona, allievo di P. Collinet, assume, nella sua opera, gli effetti di questo clima. Da qui un’analisi delle fonti romane condotta, oltreché con gli strumenti esegetici classici, con un forte apporto della filologia, della storia politica, dell’analisi sociologica. Da qui l’interesse per questa singolare personalità di studioso in cui l’a. intravvede elementi di modernità metodologica che, a prescindere dalla valutazione dei singoli contributi scientifici del G. (la cui produzione si presenta, per altro, vastissima, poliedrica e di grande rilevanza) offrono un utile riferimento anche oggi per lo storico del diritto. L’a. correda la ricerca con un elenco delle opere del G., sviluppato con la collaborazione di studiosi rumeni.