Le Lettere a Silvio Pellico nel viaggio per l’Italia, nel loro insieme, hanno l’incedere di un diario privato in quanto Giulia Colbert racconta all’amico le emozioni che i luoghi visitati suscitavano in lei e, in particolare, considerazioni sulla natura e sul sentimento di Dio, che è molto presente nelle pagine della religiosissima marchesa. Il petit tour italiano offre spunti per una riflessione morale e sulla bellezza del Creato quale testimonianza della potenza divina, che la marchesa non cessa mai di celebrare. Tra le motivazioni del viaggio c’è proprio la necessità di conoscere realtà educative e benefiche presenti in altre città da cui trarre ispirazione per le numerose iniziative assistenziali che la coppia realizzava a Torino. Le Lettere rappresentano dunque un unicum nel panorama della letteratura odeporica ottocentesca.
Le lettere odeporiche di Giulia Falletti Colbert scritte a Silvio Pellico durante il petit tour italiano (1833-1834)
Patrizia Guida
2024-01-01
Abstract
Le Lettere a Silvio Pellico nel viaggio per l’Italia, nel loro insieme, hanno l’incedere di un diario privato in quanto Giulia Colbert racconta all’amico le emozioni che i luoghi visitati suscitavano in lei e, in particolare, considerazioni sulla natura e sul sentimento di Dio, che è molto presente nelle pagine della religiosissima marchesa. Il petit tour italiano offre spunti per una riflessione morale e sulla bellezza del Creato quale testimonianza della potenza divina, che la marchesa non cessa mai di celebrare. Tra le motivazioni del viaggio c’è proprio la necessità di conoscere realtà educative e benefiche presenti in altre città da cui trarre ispirazione per le numerose iniziative assistenziali che la coppia realizzava a Torino. Le Lettere rappresentano dunque un unicum nel panorama della letteratura odeporica ottocentesca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.