La ricerca muove dalla considerazione dell’opinione ampiamente dominante in dottrina, che vede nelle associazioni di iuvenes un’organizzazione capillare che, tanto a livello centrale, quanto nelle città, si sarebbe sviluppata per formare una élite dirigente formata da giovani provenienti dalle migliori famiglie e pronti a servire fedelmente gli imperatori. L’a. muove una serrata critica a questa opinione e mostra come il fenomeno, pur rilevante, appaia frammentato e disomogeneo, presentando tali sodalizi una composizione sociale tale da contraddire alle risultanze della dottrina. Nell’analisi l’a. si avvale, oltrechè degli strumenti tradizionali di indagine esegetica delle fonti giuridiche (spec. D. 48.19.28.3 e D. 50.6.6.12) e letterarie , estesa anche alle fonti epigrafiche e numismatiche (le c.d. tesserae: sorta di ‘gettoni di ingresso’ ai ludi iuvenum), di un innovativo metodo di analisi statistica con cui, sulla scorta di supporti informatici, mostra attraverso una serie di grafici la diffusione quantitativa, per aree geografiche e nell’arco cronologico che va dalla repubblica al quinto secolo dei collegia iuvenum, traendo anche da questo particolare angolo prospettico, conferma alle risultanze emerse dall’analisi delle fonti.
'Collegia iuvenum'. Osservazioni in margine a D. 48.19.28.3
RANDAZZO, SALVATORE
2000-01-01
Abstract
La ricerca muove dalla considerazione dell’opinione ampiamente dominante in dottrina, che vede nelle associazioni di iuvenes un’organizzazione capillare che, tanto a livello centrale, quanto nelle città, si sarebbe sviluppata per formare una élite dirigente formata da giovani provenienti dalle migliori famiglie e pronti a servire fedelmente gli imperatori. L’a. muove una serrata critica a questa opinione e mostra come il fenomeno, pur rilevante, appaia frammentato e disomogeneo, presentando tali sodalizi una composizione sociale tale da contraddire alle risultanze della dottrina. Nell’analisi l’a. si avvale, oltrechè degli strumenti tradizionali di indagine esegetica delle fonti giuridiche (spec. D. 48.19.28.3 e D. 50.6.6.12) e letterarie , estesa anche alle fonti epigrafiche e numismatiche (le c.d. tesserae: sorta di ‘gettoni di ingresso’ ai ludi iuvenum), di un innovativo metodo di analisi statistica con cui, sulla scorta di supporti informatici, mostra attraverso una serie di grafici la diffusione quantitativa, per aree geografiche e nell’arco cronologico che va dalla repubblica al quinto secolo dei collegia iuvenum, traendo anche da questo particolare angolo prospettico, conferma alle risultanze emerse dall’analisi delle fonti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.