Il presente contributo si propone di analizzare una recente decisione del Consiglio di Stato che ha affrontato un tema di crescente rilevanza nel panorama del diritto amministrativo: l’interazione tra l’impiego di sistemi informatizzati nella gestione procedimentale e il rispetto delle garanzie partecipative e istruttorie dei privati. La decisione, riformando la pronuncia di primo grado, riconosce che la struttura tecnica del software predisposto dall’amministrazione non è stata in grado di garantire una corretta rappresentazione delle lavorazioni svolte, violando così i principi di efficienza e trasparenza che devono caratterizzare l’azione amministrativa, oltre a determinare un ostacolo sproporzionato all’esercizio dei diritti procedimentali del privato. L'Autore si propone di approfondire i profili giuridici sottesi alla pronuncia, soffermandosi sul rapporto tra l’utilizzo delle tecnologie digitali da parte della pubblica amministrazione e il rispetto dei principi fondamentali che regolano l’azione amministrativa, con particolare riferimento al dovere di buona fede e collaborazione e alle disposizioni del Codice dell’Amministrazione Digitale.

Il procedimento amministrativo automatizzato tra semplificazione e garanzie: il Consiglio di Stato si pronuncia sulla “rigidità” del software.

Alessandro Pisani
2025-01-01

Abstract

Il presente contributo si propone di analizzare una recente decisione del Consiglio di Stato che ha affrontato un tema di crescente rilevanza nel panorama del diritto amministrativo: l’interazione tra l’impiego di sistemi informatizzati nella gestione procedimentale e il rispetto delle garanzie partecipative e istruttorie dei privati. La decisione, riformando la pronuncia di primo grado, riconosce che la struttura tecnica del software predisposto dall’amministrazione non è stata in grado di garantire una corretta rappresentazione delle lavorazioni svolte, violando così i principi di efficienza e trasparenza che devono caratterizzare l’azione amministrativa, oltre a determinare un ostacolo sproporzionato all’esercizio dei diritti procedimentali del privato. L'Autore si propone di approfondire i profili giuridici sottesi alla pronuncia, soffermandosi sul rapporto tra l’utilizzo delle tecnologie digitali da parte della pubblica amministrazione e il rispetto dei principi fondamentali che regolano l’azione amministrativa, con particolare riferimento al dovere di buona fede e collaborazione e alle disposizioni del Codice dell’Amministrazione Digitale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12572/26178
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