Il presente contributo prende le mosse da una recente sentenza del Consiglio di Stato che afferma l’illegittimità dell’operato dell’Amministrazione qualora, nell’espletamento dell’attività istruttoria, faccia uso di un software dall’architettura eccessivamente "rigida". Ripercorrendo le tappe del ragionamento della Corte, l'analisi si concentra sui rapporti tra digitalizzazione e principio di buona amministrazione, cercando anche di chiarire il ruolo che, all’interno di questo contesto, riveste il canone della buona fede, recentemente sancito dalla legge generale sul procedimento amministrativo. This paper is based on a recent ruling by the Consiglio di Stato, which affirms the illegitimacy of the Administration's actions when, in the course of the inquiries, it uses a software with an excessively "rigid" architecture. Tracing the reasoning of the Court, the analysis focuses on the relationship between digitalization and the principle of good administration, while also seeking to clarify the role played by the principle of good faith, which has been recently enshrined in the Italian General Law on Administrative Procedures.

Il procedimento amministrativo automatizzato tra semplificazione e garanzie: il Consiglio di Stato si pronuncia sulla “rigidità” del software.

Marco Mongelli
2025-01-01

Abstract

Il presente contributo prende le mosse da una recente sentenza del Consiglio di Stato che afferma l’illegittimità dell’operato dell’Amministrazione qualora, nell’espletamento dell’attività istruttoria, faccia uso di un software dall’architettura eccessivamente "rigida". Ripercorrendo le tappe del ragionamento della Corte, l'analisi si concentra sui rapporti tra digitalizzazione e principio di buona amministrazione, cercando anche di chiarire il ruolo che, all’interno di questo contesto, riveste il canone della buona fede, recentemente sancito dalla legge generale sul procedimento amministrativo. This paper is based on a recent ruling by the Consiglio di Stato, which affirms the illegitimacy of the Administration's actions when, in the course of the inquiries, it uses a software with an excessively "rigid" architecture. Tracing the reasoning of the Court, the analysis focuses on the relationship between digitalization and the principle of good administration, while also seeking to clarify the role played by the principle of good faith, which has been recently enshrined in the Italian General Law on Administrative Procedures.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12572/26179
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