Nel panorama positivo interno, la libertà su cauzione è prevista solo nell’am- bito delle misure cautelari reali ed, in particolare, nel sequestro conservativo. In via interpretativa, essa trova spazio anche nel sequestro preventivo per equivalente. Resta, tuttavia, del tutto assente nell’ambito delle misure cautelari personali. La circostanza che le misure coercitive del procedimento italiano siano riuscite a tro- vare applicazione anche oltre i confini nazionali, attraverso un mandato d’arresto europeo sempre più snello e grazie alla sempre maggiore cooperazione interna- zionale, consente alla libertà di cauzione, seppur indirettamente, di trovare forme applicative anche nell’ordinamento domestico. In effetti, un’eterointegrazione del sistema interno con esperienze giuridiche estere, che prevedono tale alternativa alla carcerazione preventiva, consente di ritenere che si possa oggi parlare di un’appli- cazione “mediata” dell’istituto anche nell’ordinamento italiano. Tale conclusione, unitamente ad una riflessione sul principio di presunzione di non colpevolezza e sul bilanciamento degli interessi in gioco, evidenzia le potenzialità di una sua in- troduzione espressa nel sistema giuridico italiano mediante una riforma legislativa, essendo i tempi ormai maturi per un’evoluzione normativa in linea con le pratiche internazionali più avanzate.
La libertà su cauzione nelle misure cautelari personali: un’applicazione mediata da sistemi giuridici esteri
Valentina Mazzotta
2025-01-01
Abstract
Nel panorama positivo interno, la libertà su cauzione è prevista solo nell’am- bito delle misure cautelari reali ed, in particolare, nel sequestro conservativo. In via interpretativa, essa trova spazio anche nel sequestro preventivo per equivalente. Resta, tuttavia, del tutto assente nell’ambito delle misure cautelari personali. La circostanza che le misure coercitive del procedimento italiano siano riuscite a tro- vare applicazione anche oltre i confini nazionali, attraverso un mandato d’arresto europeo sempre più snello e grazie alla sempre maggiore cooperazione interna- zionale, consente alla libertà di cauzione, seppur indirettamente, di trovare forme applicative anche nell’ordinamento domestico. In effetti, un’eterointegrazione del sistema interno con esperienze giuridiche estere, che prevedono tale alternativa alla carcerazione preventiva, consente di ritenere che si possa oggi parlare di un’appli- cazione “mediata” dell’istituto anche nell’ordinamento italiano. Tale conclusione, unitamente ad una riflessione sul principio di presunzione di non colpevolezza e sul bilanciamento degli interessi in gioco, evidenzia le potenzialità di una sua in- troduzione espressa nel sistema giuridico italiano mediante una riforma legislativa, essendo i tempi ormai maturi per un’evoluzione normativa in linea con le pratiche internazionali più avanzate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
